Allattare al seno, un investimento per la vita

Ogni mammifero ha il suo latte”: come capita a tutti i mammiferi, il latte umano è un latte specie-specifico, l’alimento per eccellenza che la madre possa offrire al proprio bambino, perché completo da un punto di vista nutrizionale.

L’allattamento al seno è uno straordinario investimento nella salute del proprio piccolo. Grazie alle sue componenti e proprietà, il latte materno è infatti in grado di favorire un corretto sviluppo del bambino e conferirgli un’efficace protezione contro le infezioni.

Molti studi scientifici hanno dimostrato che i vantaggi e beneficiper il bambino allattato al seno sono molteplici:

  • prevenzione di allergie e obesità;
  • prevenzione di infezioni respiratorie e gastrointestinali grazie alla presenza di anticorpi nel latte che, tra l’altro, combattono infezioni quali enteriti, otiti ed infezioni alle vie urinarie;
  • progressivo adattamento del sistema digerente del lattante all’alimentazione orale grazie alla presenza nel latte di speciali componenti chiamati “modulatori della crescita”.

I benefici dell’allattamento al seno sul corretto sviluppo del bambino e sulla prevenzione di molte malattie sono da tempo riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanitàche ne raccomanda l’esclusività sino al compimento del 6° mese di vita.

Non è solo il bimbo a godere dei benefici dell’allattamento – sostiene il Dr. Grillone, pediatra – la mamma stessa ne trae numerosi vantaggi:

  • aiuta a perdere il peso accumulato durante la gravidanza;
  • riduce il rischio di sviluppare osteoporosi;
  • previene alcune forme di tumore al seno e all’ovaio;
  • rinforza la propria autostima ed il legame affettivo con il piccolo
  • è di estrema praticità: sempre pronto, gratuito, fresco e della temperatura giusta

Ogni mamma va incoraggiata, motivata e acculturata su tutti gli aspetti positivi connessi all’allattamento al seno.

Sempre su indicazione del dr Grillone “il segreto per un buon allattamento è prima di tutto l’ambiente circostante, che deve essere tranquillo e sereno” .

Esistono poi almeno 5 posizioni per allattare, anche se quella più diffusa è “la culla” o “l’abbraccio”:

  • la mamma è seduta comodamente e tiene con le braccia il bambino verso sé, come lo stesse abbracciando;
  • la pancia dl piccolo preme contro quella della mamma, la sua testa poggia su un avambraccio
  • il naso del piccolo rimane ad altezza capezzolo, perché questo sia facilmente raggiungibile dalla bocca.

 

Un ultimo aspetto da considerare è che il latte materno cambia continuamente gusto, rispecchiando l’alimentazione quotidiana della mamma e rappresenta quindi il primo collegamento sensoriale tra il neonato e i sapori dei vari cibi.

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